Corridoi del destino

Aquile dei deserti bianchi
s’incrociano nell’arco
delle capanne abbandonate.
I cavalli in corsa
ingombrano la mente
nel continuo patibolo dei giorni.
La leggenda parte da lontano.
I corridoi del destino
aprono brecce
nelle anime dei morti
che tornano nei luoghi natali
e frugano tra le case abbandonate senza ritorno.
Solo in trasparenza
le comparse si affacciano
con maschere pietrose
e colli alti
provando la loro memoria.
Niente altro che velocità ripetute
e sorrisi di bambini allattati.
In questo silenzio di gloria
l’eroe si placa nel tempo ritrovato
sul marmo gelato.
Le luci abbagliano il deserto
e le aquile scivolano negli antri delle rocce
dentro la speranza dell’inutile.